mercoledì 13 aprile 2016

MADONNA SANTAMARIA. E non è una bestemmia



Lo chiamavano Jeeg Robot è un bellissimo film.

E' tutto bello: la storia, i doppisensi, le esplosioni di Roma che si crede siano opera dei "terroristi" e che sono banalmente camorristiche (terrorismo che ci teniamo a casa da circa SEMPRE), le citazioni...
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Claudio Santamaria.

Avoglia a parlare di uomo dolce, sensibile, delicato, alla moda... avoglia...

Questo film mi ha ricordato che dentro di me c'è una una donna preistorica che sbava davanti alla forza. Una Wilma che mi scorre nelle vene.
Affanculo il femminismo, mi arrendo all'evidenza e alzo un braccio al cielo, muovo la manina a destra e sinistra e dico fiera: "ciao ciao parità dei sessi".

L'atavica sensazione di protezione da parte dell'invincibile, la possibilità di nascondermi dietro al tantum ergo monumentale, il primitivo prurito alle mani davanti al lato b del Santamaria hanno seriamente compromesso i miei equilibri intellettuali:

Mi sono immaginata biondissima tra le braccia del gorilla, in cima all' Empire State Building senza gridare aiuto.
Mi sono immaginata mentre, in panne nel parcheggio, non riesco a tirar fuori la macchina e lui la sposta a mani nude.
Mi sono immaginata in crisi perché non riesco a passare l'aspirapolvere dietro l'armadio ventistagioni e lui che, sorridendo, lo solleva.


Sono pronta. Faccio outing: Ciao a tutti, sono Wilma, ho timbrato il cartellino alla fiera delle banalità in abito da sposa rosa principessa e dico: SI. Lo voglio.




D.

"Me la vedo brutta" disse Maria Antonietta accovacciata sugli specchi







martedì 12 aprile 2016

LA NUOVA FRONTIERA: L'UOMO SOGNATORE




Serata a casa di Tizia, l'amica di sempre... Chiacchiere, buon vino, perchè no... due castagne! Col camino acceso ci stanno proprio bene... 

Si parla di tutto, qualche discorso sulla vita, la politica, gli animali domestici e poi....

"E si, sarebbe da fare: me ne vado alle Mauritius, apro un bar sulla spiaggia e vaffanculo a tutti"
Il nostro fidanzato, con il bicchiere di vino in mano sorride e dice: "eh già".

....

"Eh, già!"

....

Lì, in quel momento, in quel luogo, con quella atmosfera rilassata, i fumi dell'alcol che aleggiano nella stanza....Scoppia l'embolo. 

Analizziamo brevemente quello che COME MINIMO il signor "eh già" dovrebbe fare per trasferirsi in questa graziosa nazione insulare nell'Oceano Indiano sud-occidentale:

- fare autonomamente un biglietto aereo per l'isola di cui sopra 
- improntare un trasloco 
- trovare una casa 
- fare una analisi di mercato per l'attività nascente
- affrontare le beghe legali legate all'apertura di una attività 
- trovare dei fornitori per il bar
- trovare del personale per il bar
- aprire il bar
- imparare il creolo per poter almeno dire buongiorno al suo primo cliente
- mollarmi o portarmi con se

Bene. 
Torniamo un momento nel salotto di Tizia.
Torniamo al borghesotto trentacinquarantenne e a quel lobotomizzato del nostro moroso che ha risposto "eh già".

Possiamo scegliere due strade:

Strada numero 1.

Alzarci e dire....

"Ma dove cazzo vuoi andare??? 
Hai paura di andare a vivere a trecento metri da casa tua con quella con la quale stai da 15 anni, senza dover cambiare lavoro, senza dover perdere la certezza dell'abbonamento Sky, senza dover rinunciare alla lasagna domenicale di mamma e vuoi NienteDiMenoChe andare ad aprirti un bar sulla spiaggia a Mauritius??????
A Mauritius???
No, dico, ti rendi conto che a Mauritius la partita dell'Italia la danno in differita?"

Tornare a sedere e osservare l'orrore dipinto nei suoi occhi quando si è reso conto della differita della partita.


Strada numero 2.

Rimanere sedute, sorridere e ripetere: "eh già".


Il mio consiglio? Visitare il sito www.mollotutto.com  !
Può sempre tornare utile ;)

D.

"Me la vedo brutta" disse Maria Antonietta accovacciata sugli specchi.


lunedì 11 aprile 2016

Brezza di Mare - Lush


Poco tempo fa ho scoperto che le donne africane usano le parrucche perché i loro capelli non crescono molto e odiano il riccio afro. Si quello che tutte le bianche darebbero via un braccio per avere... loro lo odiano. Quindi stirano o si attaccano lunghe parrucche lisce.

Poi ci sono le bianche bionde, lisce da fare paura. Può arrivare un tornado, Katrina, Jasmina, Patrina... loro saranno comunque in ordine: i loro dorati capelli voleranno sparati da qualche parte e poi torneranno a posarsi perfettamente in ordine sulle loro belle spalle.
Di solito cercano di fare delle permanenti senza senso. E stanno malissimo.

E poi ci siamo noi. Le mosse. Le sfigate mosse per essere precise.
Se Dio ti ha individuato come una peccatrice seriale senza alcuna possibilità di espiazione dei tuoi peccati... non hai solo i capelli mossi, ma ce li hai anche fini.
E l'onda del tuo mosso è larga.

Noi non abbiamo una forma e per averla dobbiamo usare la piastra, la schiuma, la cera, un crocifisso piantato nel cuore o il sangue di una vergine e comunque non basterà.
La mattina dopo avremo comunque un problema.

 C'è un momento in cui possiamo sentirci tranquille... dopo un bel bagno al mare. Dopo che quell'ammasso di acqua e sale s'asciuga la nostra chioma avrà un aspetto incredibilmente wild... e fare la doccia lavandola sarebbe un crimine contro l'umanità.

E' per questo che ho deciso, il giorno del compleanno di Davide in pieno gennaio, di prendere un treno e fare un salto in Liguria per una nuotata ristoratrice e, sopratutto, pettinatrice.
Sono arrivata in spiaggia, mi sono tolta la maglietta, me la sono rimessa perché faceva troppo freddo e ho ripreso il treno per tornare perché il mare d'inverno è una figata ma anche no quando ho la cena e quella stronza di Cristina coi capelli luccicanti e sempre in ordine può arrivare prima di me e rimanere sola con Davide.
Ovviamente sono arrivata in ritardo e scompigliata.

Allora non conoscevo ancora "Brezza di Mare" di Lush e non potete immaginare il mio sconcerto quando me lo hanno presentato.
Avrei voluto chiamare il creatore di questa manna dal cielo, prenderlo per il collo, attaccarlo al muro e urlargli "quando avevi intenzione di dirmelo??????".
Invece mi sono limitata a rimanere a bocca aperta e immaginarmi nel mio cappotto blu, la sciarpa in pendant, l'occhio penetrante (ci stava bene nell'immagine) e il mio capello wild, mentre la commessa mi spiegava come usarlo.

Le istruzioni dicono di spruzzarlo direttamente sulla chioma (asciutta o bagnata). Io le ignoro. Ne spruzzo una piccola quantità (un paio di spruzzini) sulle mani e lo metto sui capelli quando sono ancora bagnati. Dopo li asciugo con il diffusore.

Nei giorni a seguire può capitare che il wild si ammosci un pochino... allora butto giù la testa e ne spruzzo un po' (un paio di spruzzini) direttamente sui capelli, sistemo con le dita (come se li strizzassi) e l'effetto wild torna come nuovo (a parte il ciuffo davanti, ma quello non torna mai come nuovo, neanche quando è nuovo. Maledetto!).
Il profumo del prodotto è talmente buono che i capelli sembrano appena lavati e rimangono belli vaporosi!

Costa 18 e passa euro per 100g di prodotto ma dura una vita perché basta usarne una piccola quantità per avere un buon risultato (altrimenti si induriscono).

Il contenuto è a base di ingredienti naturali e tali "sintetici sicuri". Non so bene cosa voglia dire ma ho smesso di chiedermelo quando ho mangiato il primo surgelato del supermercato... non credo mi faccia meno male di tutto quello che mi spalmo addosso.

Last ma non least non è testato sugli animali! (come nessun prodotto di questa marca).

Adoro la brezza di mare. Quella vera e quella di Lush.

Promosso a pieni voti!

C.

"Me la vedo brutta" disse Maria Antonietta accovacciata sugli specchi 

domenica 10 aprile 2016

ORANGE IS THE NEW BLACK COME MISERY DEVE MORIRE







Maledetto Netflix.

Per colpa sua ho perso anche la voglia di andare a fare la spesa... avevo già previsto tutto qui.

La seconda stagione di Orange is the New Black è una roba bella bau, in primis perché quella sfracassa neuroni di Piper si vede poco, poi perché le personaggie stanno diventando sempre più interessanti e questa prigione sempre più simile ad un liceo yankee style.

L'anziana evasa (ma come si chiama???) ha conquistato il mio cuore per sempre, non la dimenticherò mai.  
L'arresto di Pornobaffo (ma che gran figo che è nella realtà???) è stato al pari di "Momenti di gloria" e la suora anarchica mi ha ricordato il giorno in cui ho sgamato la suora di matematica della mia cattolicissima scuola che fumava di nascosto.
Chapeau!

Mi rammarico di non aver ottenuto una puntata su come avere i capelli di Vee e la puntata sull'anatomia genitale femminile è stata illuminante: ho finalmente capito perché durante una chiacchiera sulla coppetta mestruale due ragazze mi hanno chiesto se la toglievo quando facevo pipì. Erano mesi che me lo domandavo....

Insomma fino all'undicesima puntata filava tutto liscio come l'olio, i pop corn sgranocchiati davanti allo schermo erano sempre più croccanti, salati al punto giusto e mi sono perfino lasciata andare ad un sorso di cocacola a causa del coinvolgimento che stavo provando.

Poi è successo.

Polly ha deciso di andare da Piper a chiedere la benedizione del suo rapporto.
Mentre guardavo lo schermo a bocca spalancata, il pop corn a mezz'aria è diventato molliccio...e anche tutti gli altri popcorn sono diventati mollicci, mosci... i tipici popcorn con il pezzo di mais che si attacca in gola e ti fa tossire, la cocacola ha ripreso il sapore umido e gastrodistruttore di sempre e io sono diventata una donna delusa.

Polly va con quel cretino nullafacente di Larry a chiedere la benedizione?  

Questo non è reale. 

Questo non può essere reale. 

Neanche in America.

Se io mi trombo il moroso della mia migliore amica - incarcerata - sfracassaneuroni - con la ricrescita nera sul biondo -  io non penso neanche da lontano di andare CON LUI, DA LEI,  per chiedere la sua benedizione!

Ma che film è? 

Non solo.... Lei tira giù due gridolini e poi?  Basta così?  Fine del dramma?
Ma neanche in Pocahontas....

Mi sento delusa...Delusa della stessa delusione della protagonista di Misery deve morire.
Una delusione violenta. Fisica. 

Così mi sono messa a cercare su Momondo un volo economico per New York perché sento l'impellente bisogno di spezzare le gambe del regista e far si che lui ponga ammenda a questo oltraggio.

Salvero' la realtà.  Salvero Orange! E farò incazzare Piper con Polly. Come si deve.

D.

"Me la vedo brutta" disse Maria Antonietta accovacciata sugli specchi.

sabato 9 aprile 2016

COME CRIMINAL MINDS HA CAMBIATO LA MIA VITA





Sono passate ormai 11 lunghissime stagioni e io mi rendo conto con grande terrore che non posso più vivere senza Criminal Minds.

Ho visto tutte le stagioni, alcune anche più di una volta, e mentre attendo la messa in onda di nuovi episodi rivedo quelli già passati cercando di dimenticare il finale e far finta di esserci arrivata da sola! Da quando la mia vita ha incrociato quella di Hotchner per gli amici Hoch io non sono più la stessa.

Il suo sguardo penetrante, il suo incredibile self control, sembra piemontese per quanto sia assolutamente sabaudo: in 11 anni lo avrò visto ridere tre volte. Ma lui è il capo, è imperturbabile.



Oltre ad aver letto tutto il leggibile sui killer e criminali, aver approfondito con documentari le diverse patologie e aver seguito un corso di sopravvivenza nel caso "tu fossi rapito da un folle psicopatico" (si, esistono questi corsi), ho cambiato tutte le mie abitudini quotidiane. Da quando quel genio di Spencer, il giovane biondino della squadra, mi ha aperto la mente su ciò che può scattare nella testa di uomini e donne apparentemente normali, io non vivo più.


La tranquillità per me è morta insieme a sicurezza, serenità e fiducia:
- se qualcuno mi si avvicina per un informazione per me è un potenziale assassino, lo liquido subito modo fingendo malamente  "Io no parla tu linqua".

- quando un furgoncino incrocia in qualunque modo la mia strada, anche se parcheggiato, me me allontano immediatamente.

- non corro in parchi, ne su percorsi tranquilli e silenziosi, piuttosto preferirei farlo in autostrada sotto lo sguardo attento degli automobilisti

- non avete bisogno di sentirmi dire che dopo le 22 di sera non giro per strada da sola, vero?

- vivo in una cassaforte: non appena mi ci metto dentro parte la perlustrazione di ogni angolo della casa, per scongiurare la presenza di malintenzionati che potrebbero sbucare fuori dal frigo di notte e soffocarmi nel letto, si attivano allarmi perimetrali e chiusura della porta con serrature all'avanguardia che cambio ogni anno.


Insomma io senza Criminal Minds a quest'ora sarei già morta.

G.

"Me la vedo brutta" disse Maria Antonietta accovacciata sugli specchi.

venerdì 8 aprile 2016

CHIEDERÒ A MR. UNDERWOOD DI DIVENTARE SUA FIGLIA.







(Attenzione contiene spoiler)



Da pochissimo è partita la nuova stagione di House of cards. Io e Kevin Spacey alias Frank Underwood siamo ormai al nostro quarto anno insieme... Che emozione!


Lui è un po' ingrassato, è un po' invecchiato e nel tempo si è anche un po' incattivito; ha fatto fuori un paio di persone ma niente di che rispetto ai misteri che governano la sua vita.

Tipo: perché non tromba con quella gran figa di sua moglie?



Dopo una giornata piena di impegni si incontrano a casa, si fumano una sigaretta davanti alla finestra e poi ognuno nella sua stanza. Con tanto di "buona notte amore ", insomma in totale tranquillità di entrambi, nessuno dei due ha nessun prurito, a nessuno gli scatta l'ormone. Se non fosse per l'assenza assoluta di sesso sarebbero una coppia perfetta, per lo meno sotto il punto di vista della comunicazione: loro parlano di tutto e lo fanno nella massima serenità, anche quando lei ritorna a casa dopo dieci giorni di strombazzanenti esagerati con il suo ex e lui la riaccoglie senza battere ciglio.


Parlano sotto voce, sempre. Lui è il  presidente dell'America e porca puzzola avrà un bel po' di cazzi per la testa...ed invece con lei niente! Non ha mai perso le staffe...il massimo è stato alzare un pochino la voce imponendosi  più del solito.



Alla fine della terza stagione lei si rende conto che qualcosina tra loro non funziona. Perspicace....

Si rende conto che probabilmente ha bisogno di una bella e sana litigata come avviene in tutte le coppie normali; di far volare qualche piatto, cristonare senza sosta per un calzino fuori posto e soprattutto di farsi una sana trombata almeno una volta ogni tanto. Così sempre nella sua calma serafica gli da comunicazione che è finita, per telefono... 


Ora non so come andrà ma sti due sono la coppia più stronza che conosco...e la nuova serie parte con lei che non sembra proprio ben disposta.

Io mi sento un po' come un figlio di divorziati, non so da che parte stare!

N.

"Me la vedo brutta" disse Maria Antonietta accovacciata sugli specchi.

giovedì 7 aprile 2016

10 BUONI CONSIGLI PER NASCONDERE I CHILI IN ECCESSO



Passato lo spauracchio della prova costume eccoci di nuovo spalmate sul divano, con tutti i nuovi propositi per il nuovo salutistico inverno, in fumo....

Seguire il corso di Zumba TUTTI i mercoledì che il Signore, il suo secondo figlio Berlusconi o chi per loro ci hanno dato? 
Andare in piscina per allungare la muscolatura OGNI SABATO? 
Seguire meticolosamente annullandosi emotivamente ed intellettualmente la scheda tecnica del personal trainer della palestra? 
In fumo.
Completamente andati.

...e il senso di colpa ci porta a fare uno spuntino.

Alla faccia della dieta.

La vita è una sola.

E' qui che scatta il piano B che si traduce in queste 10 infallibili consigli:

1. Fate dell'inverno il vostro alleato. Simulate freddo facendo finta di avere un numero imprecisato di strati di vestiti. Simulate freddo sempre, anche alla festa hawaiana a sorpresa organizzata in occasione del vostro compleanno dalla vostra peggior nemica che ha provveduto a realizzare un clima subtropicale in tutto l'ambiente.

2. Fatevi promotrici della campagna contro l'anoressia facendo foto photoshoppate dicendo "ciao magre!" (che comunque non fa mai male).

3. Dichiarate di essere in dolce attesa.

4. Comprate un bustino anni 50 e usatelo fino a che non si disintegra.

5. Compratene un altro.

6. Trattenete il respiro.

7. Camminate di lato facendo finta di passare tra due auto parcheggiate vicine.

8. Comprate una di quelle pancere contenitive, guardate le pubblicità che vi racconta che vi fa perdere tre taglie e poi indossatela. Non servirà a nulla. Ma voi credeteci. Anche gli altri lo crederanno.

9. Fate le alternative usando il poncho.

10. Fate l'amore al buio.

Se tutto questo non funziona rimane la dieta.
Per un paio di giorni.

Dopo ricominciate daccapo.


C.

"Me la vedo brutta" disse Maria Antonietta accovacciata sugli specchi.


martedì 5 aprile 2016

LA NUOVA FRONTIERA: LA DONNA AUTONOMA E INDIPENDENTE ATTO II





Partiamo dall'assunto che la DONNA AUTONOMA ED INDIPENDENTE, per definizione, non ha bisogno di nulla e di nessuno; lei se la caverebbe senza alcun problema, e senza scomporre il trucco e il parrucco appena ultimato, sia in una foresta pluviale in piena notte, con tanto di coltellaccio tra i denti, che in un centro benessere extra lusso (li tra i denti avrebbe la sua carta di credito).
La donna autonoma ed indipendente è nata donna, ed è nata anche autonoma ed indipendente: quando la vedi pensi che non sia possibile che vi sia stato un momento in cui qualcuno le abbia cambiato il pannetto... sarebbe più plausibile immaginare che lei stessa lo facesse.




La donna autonoma ed indipendente sembra sempre più alta delle altre, anche se si trova in mezzo ad un gruppo di pallavoliste e lei è alta poco più di un comodino: poichè per la donna autonoma ed indipendente tutte le regole fisiche e meccaniche come la gravità, l'altezza, l'agilità, l'adiposità, sembrano non avere alcun riscontro reale.

Lei non ha mai chiesto scusa nella sua vita, non ha mai disturbato, tenendo saldo tra le mani il suo diritto all'esistenza; la donna autonoma ed indipendente non ha bisogno di esserci sempre e comunque, con lei la frase "mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?" perde di significato... nessuno si stupirebbe se le si tenesse un posto riservato ad un tavolo pur essendo certi della sua assenza. Insomma lei c'è a prescindere.
Lei riesce a stare al centro pur non sgomitando per starci, riesce a catturare l'attenzione con un solo sguardo e tutti, proprio tutti, la considerano come colei che ha il pieno possesso del "saper fare".

Ma la donna autonoma ed indipendente soprattutto SA DI ESSERLO, pertanto non ha bisogno di palesare esageratamente il suo status. Nei suoi occhi vi è la sicurezza di essere ciò che gli altri vorrebbero, ed è questa sicurezza che alla fine con i nostri consigli, una mattina voi tutte scoprirete guardandovi allo specchio.

Per cui il mio primo consiglio è il seguente: iniziate a sentirvi una donna autonoma e indipendente; passate ora a dirvi allo specchio che siete in gamba e audaci; chiamate in piena notte amici e parenti senza chiedere scusa, dando per scontato la vostra presenza nelle ore più impensabili; basta fare shopping con le amiche, andare al cinema in gruppo e fare vacanze in coppia, voi potete e dovete bastarvi da sole, quale migliore compagnia di voi stesse?

"Me la vedo brutta" disse Maria Antonietta accovacciata sugli specchi.

lunedì 4 aprile 2016

POCHE REGOLE PER TENERSI UN UOMO


Bando alla ciance, se hai trentanni e hai un uomo sei una donna fortunata... non iniziamo con le solite minchiate dalla serie "meglio sola che male accompagnata", perchè altrimenti non si spiegherebbe la presenza sempre più costante di donne attillate, rinchiuse in apnea in vestitini improponibili che girano per locali, ridendo a qualsiasi battuta idiota dello splendido di turno, solo per accalappiarsi uno straccio di maschio: alfa, beta, gamma, a quel punto non fa più differenza. L'importante è avere qualcuno con cui scaricare le proprie frustrazioni e lamentarsi delle innumerevoli sfortune di noi donne.
Ok, ok, forse ho un po' esagerato.

Torniamo a noi: queste regole sono rivolte a quelle donne fortunate che hanno un uomo. Punto.
Sono semplici ma fondamentali. Poi non dite che non vi avevo erudito.






1. FATELO SENTIRE AL CENTRO DELL'ATTENZIONE
Quando Piaget parlava della fase dell'egocentrismo come una delle prime superate dal bambino  per fare il suo ingresso nella vita sociale, beh sicuramente nell'analisi ha guardato con preoccupazione i maschi che sembravano, anche in età adulta, rimanere fortemente attaccati a questo stadio iniziale. Ora che lo sapete correte ai ripari: fatelo sentire importante in qualsiasi ambito. In pratica se c'è lui tutto è più bello. Ma soprattutto fategli sapere che lui fa sempre meglio quello che fareste voi da sole.
Lui deve essere sempre:
- il più bello;
- il più intelligente;
- il più interessante;
- il miglior amante mai avuto;
e ovviamente lui è indiscutibilmente il maschio alfa.

2. DATEGLI LA CERTEZZA CHE VOI SIETE AUTONOME MA...
...non troppo. Lui deve sapere che voi ve la caverete tranquillamente da sole MA che comunque voi avrete sempre bisogno di lui per migliorare la vostra vita.
Importante: ci sono cose che noi donne NON DOBBIAMO SAPER FARE e per cui necessitiamo della loro presenza; dal cambiare una lampadina al sostituire una gomma forata. Lui deve sentirsi indispensabile in alcune cose che sono tipicamente da uomo... fateglielo credere.

3. VOI NON AVETE UN OROLOGIO BIOLOGICO NASCOSTO DA QUALCHE PARTE
Pertanto sono banditi:
- gli occhi dolci davanti alle vetrine di negozi per bimbi;
- discorsi su com'era lui da piccolo perché il collegamento ad una vostra voglia di maternità sarebbe immediato;
- se siete in centro con lui e vedete bimbi  ai loro primi passi che vi barcollano di fianco sorridendovi, non fermatevi né tanto meno commentate la cosa con frasi del tipo: "guarda quant'è carino"... potreste girarvi e accorgervi che lui è scappato verso la macchina. In realtà basterebbe anche meno, un'espressione intenerita del vostro volto che lui guarderà attentamente non appena si accorge della presenza di minori intorno a voi.

4. A LETTO...SENZA FRONTIERE....
Dunque lui è lo stallone, l'uomo che non deve chiedere mai, il confessore a cui voi inneggiate preghiere ed invocazioni, lui è la luna a cui ululate, lui è l'amatore più amatore che voi abbiate conosciuto. Banderas in confronto è un chierichetto che serve la messa insieme al parroco.
Non esistono mal di testa, primo giorno di ciclo, serate di coccole e tenerezze, ma soprattutto bandite frasi del tipo: "tesoro, perchè stasera non parliamo un po' invece di fare sesso?".
Se lui vuole farlo...fatelo!!! Anche perchè se la storia continua rimpiangerete questi momenti ogni volta che lo vedrete spalmato sul divano con canotta e ciabatte. Non infradito, ho detto ciabatte!!!!

I.

"Me la vedo brutta" disse Maria Antonietta accovacciata sugli specchi.

domenica 3 aprile 2016

10 BUONI CONSIGLI PER FARSI LASCIARE







State con lui da troppo tempo.

E' ora di lasciarlo. 

Se non sapete come affrontare la situazione e soprattutto non volete affrontarla....semplicemente... non fatelo!

Sarà lui a lasciarvi, basterà seguire 3 o 4 di questi 10 infallibili consigli per farvi lasciare:

1. Procuratevi un amante, sarà utile per il periodo di astinenza al quale vi state preparando con lui.
2. Programmate scenate di gelosia ogni 10/12 ore.
3. Chiamatelo Pucci Pucci davanti a tutti.
4. Scoreggiate a pranzo a casa dei suoi.
5. Chiedete di essere sposate.
6. Parlate di figli di amiche, di amiche con figli, di mariti di amiche con figli, di amici di mariti di amiche con figli che non hanno figli ma stanno per averne.
7. Chiamatelo ogni 2 ore e un quarto per chiedergli cosa sta facendo, sospirando. Se è in riunione fatelo chiamare durante la riunione.
8. Montate delle tende rosa antico a casa sua.
9. Fate una contenuta scenata isterica tutte le volte che deve vedere i suoi amici.
10. Mentre è lontano 2000km per un viaggio di lavoro fatelo tornare immediatamente a casa per una urgenza. Che sarà un ragno in cucina. 

Quando è quasi allo stremo è il momento della ciliegina sulla torta.

Parlategli dei vostri problemi.

Tranquille. Non reggerà. 


H.

"Me la vedo brutta" disse Maria Antonietta accovacciata sugli specchi.